Il gas nobile radioattivo radon e i suoi prodotti di decadimento sono ancora la seconda causa di cancro ai polmoni dopo il fumo.
Secondo la nuova legislazione, gli edifici residenziali costruiti dopo il 31 dicembre 2024 devono garantire che la concentrazione media annua di radon rimanga inferiore a 200 Bq/m³.
Il pericolo invisibile si annida soprattutto nel terreno. Attraverso fessure involontarie nel sottofondo e penetrazioni nel terreno, il radon può entrare nell'edificio e accumularsi in concentrazioni pericolose per l'uomo.
È quindi importante affrontare il problema del radon già nella fase di progettazione di un nuovo edificio e, se necessario, adottare fin dall'inizio misure adeguate per ridurre il rischio per la salute.
Qui potete trovare la mappa dell'Alto Adige, con l'indicazione delle aree a rischio:
https://radon-italy.com/it/radon.html